L’emergenza climatica è accompagnata da forti impegni su scala globale per decarbonizzare le nostre economie entro il 2050.
Tuttavia, per limitare le emissioni di carbonio, non abbiamo altra scelta che limitare l’uso dei combustibili fossili e questa decarbonizzazione comporta necessariamente l’elettrificazione dell’economia.
L’idrogeno sembra essere uno degli elementi chiave per raggiungere i nostri obiettivi di decarbonizzazione.
Oggi l’idrogeno decarbonizzato, cioè generato da energie rinnovabili, attrae interesse in tutto il mondo.
Entro il 2050, potrebbe contribuire a ridurre le emissioni in settori come l’industria pesante e i trasporti, dove è difficile o troppo costoso sostituire i combustibili fossili con l’elettricità.
Per soddisfare la necessità di elettrificare l’economia, dobbiamo trovare una soluzione al problema dell’intermittenza delle energie rinnovabili. L’elettricità generata da fonti rinnovabili non è necessariamente disponibile quando e dove è necessaria.
Per superare il problema dell’intermittenza, la soluzione a idrogeno come vettore energetico permette di :
Oggi, l’investimento nella filiera dell’idrogeno è un modo per sostenere :
La nostra strategia mira a sostenere la transizione verso la produzione e la diffusione dell’idrogeno su larga scala.
Per coprire tutti gli aspetti di questo tema emergente, il nostro universo di investimento si applica all’intera catena del valore dell’idrogeno, concentrandosi su 4 dimensioni.
La nostra strategia d’investimento adotta un approccio responsabile, escludendo le società con i peggiori track record o che stanno affrontando controversie ESG.
Inoltre, la nostra strategia mira a generare minori emissioni di carbonio rispetto al suo universo d’investimento. Questo valore rimane elevato perché i soggetti attivi in queste aree producono storicamente elevati emissioni di carbonio (settori industriali e servizi di pubblica utilità). Lavorando sulle emissioni di questi attori, entro il 2050 riusciremo a ridurre significativamente l’intensità di carbonio derivante dall’attività economica.
I principali rischi associati a questa strategia sono la perdita di capitale, il rischio azionario, il rischio di tasso, il rischio obbligazionario e il rischio di cambio. Per informazioni dettagliate sul profilo di rischio del Fondo si rimanda alla sua documentazione legale.